12/11/2012
12/05/2012
12/02/2012
11/28/2012
11/19/2012
11/04/2012
10/26/2012
10/06/2012
9/27/2012
9/08/2012
Mailand müht sich mit der EXPO
BAUWELT 34
Ende Juni dankte der Bürgermeister als offizieller Beauftragter die EXPO 2015 ab. Er sah den verbleibenden Zeitraum für die Planung als zu knapp an. Nun quält er sich doch weiter mit dem Projekt seiner Vergängerin im Amt.
7/29/2012
Concordia Workshop
from Domusweb
University of Catania's ICSplat — a research platform focusing on landscape and new forms of architecture — has launched the New Concordia Island Contest, a competition for ideas responding to the shipwreck of the Costa Concordia, a cruise ship of the Costa Crociere company, out from regular service after the shipwreck on the night of 13 January 2012 on the Giglio Island. The competition has the aim of stimulating new future visions for the Giglio Island and the shipwreck, which will become as part of the same landscape and with the same identity. How can we rethink the future of these places? What could the shipwreck become if it remains aground for a period longer than a year? How will we program the disassembling and dragging of the parts? How to work with the shipwreck to build a form of memory? Is there any way to reconsider the Giglio island with this new outcropping rock that has changed the coastline?
In recent decades the perception of disaster has fueled insecurity and collective fear by encouraging the development of technicist rhetoric that uses engineering as linear solution to the issues. A disaster takes such a social and cultural significance that technical knowledge and economies are forced to reorganize themselves exclusively within its logic. "Collapse" is a suspension of time that forces a rethink on the duration of the transformations and role of architecture: we need to think fast action in long-term visions. The "collapse" is the acceleration, determined by catastrophic events (landslides, floods, earthquakes), which triggers new immediate necessities; how can time be organized in different speed and forms? The collapse is the measure of erasing. Can architecture suspend erasure at the margins of disaster? Or, can it trigger mechanisms of metabolism and coexistence with the everyday life? Registration for the competition runs from 10 August (early registration) to 24 September (last registration deadline). Submissions must be entered by 25 September.
7/08/2012
AND - Il museo delle cere
A.N.D.
Alessandro Altini, Maria Feller, Marta Geroldi, Luisa Giovenzana, Alessandro Rocca
Ameno, 2012
fluida malleabile sensibile al calore la cera rappresenta un ottimo modello di adattamento di reattività e di comportamento proattivo nei confronti delle situazioni di ogni giorno perciò and partecipa al museo diffuso con un museo che può essere in funzione degli interlocutori fuso confuso e persino sfuso senza negarsi la possibilità di utilizzare questi diversi stati fisici in contemporanea o con lievi sfalsamenti temporali attraverso l'insistente mutabilità della cera e i suoi stati di alterazione possiamo esplorare la condizione dei corpi l'entropia e la produzione e dispersione del calore attraverso la forma e conservarla per sempre il museo delle cere è dedicato al rapporto tra trasformazione e persistenza tra fluidità e rigore tra futuro e memoria
video
7/06/2012
il Museo delle cere - Ameno 6-7 luglio 2012
Fluida, malleabile, sensibile al calore, la cera rappresenta un ottimo modello di adattamento, di reattività, e di comportamento proattivo nei confronti delle situazioni di ogni giorno.
Perciò A.N.D. intende partecipare al museo diffuso con un museo che può essere, in funzione degli interlocutori, fuso, confuso e persino sfuso, senza negarsi la possibilità di utilizzare questi diversi stati fisici in contemporanea o con lievi sfalsamenti temporali.
Attraverso l'insistente mutabilità della cera e i suoi stati di alterazione, possiamo esplorare la condizione dei corpi, l'entropia e la produzione e dispersione del calore attraverso la forma e conservarla per sempre.
Il Museo della Cera è quindi dedicato al rapporto tra trasformazione e persistenza, tra fluidità e rigore, tra futuro e memoria.
And (Ameno, 6-7 luglio 2012)
(Alessandro Altini, Maria Feller, Marta Geroldi, Luisa Giovenzana, Alessandro Rocca)
7/03/2012
Workshop Giardino dei Giusti
WORKSHOP INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PAESAGGISTICA
Per ripensare il Giardino dei Giusti di Milano
Il Giardino dei Giusti di tutto il Mondo a Milano esiste dal 2003, alle pendici della collina del Monte Stella, il parco costruito nel dopoguerra da Pietro Bottoni utilizzando le macerie dei bombardamenti. Oggi ospita 22 alberi, dedicati a donne e uomini che hanno saputo opporsi ai genocidi e ai totalitarismi.
Foto di Gariwo
Dal 2008 è gestito dall'Associazione per il Giardino dei Giusti, formata dal Comune di Milano, dall'Unione delle Comunità ebraiche e da Gariwo, la foresta dei Giusti. Oggi si sente la necessità di trasformare il Giardino in uno spazio di maggiore importanza architettonica e paesaggistica.
Ora 30 giovani architetti sono chiamati a una sfida affascinante: ripensare lo spazio del Giardino dei Giusti di tutto il mondo a Milano, sul Monte Stella, partecipando ad un workshop internazionale.
Modalità di partecipazione
Il workshop prevede la partecipazione di trenta progettisti, studenti, laureandi e neolaureati in architettura, architettura del paesaggio e industrial design, ed è aperto a candidati di qualunque nazionalità e provenienza. - Il workshop si svolge dal 13 al 21 settembre 2012 negli spazi della scuola di Architettura e società.
- Le lingue ufficiali sono l’italiano e l’inglese.
- Chi intende partecipare al workshop deve inviare un curriculum dettagliato a: giardinodeigiusti@gmail.com, entro il 10 luglio 2012.
- La selezione avviene in base al curriculum, La lista degli ammessi sarà comunicata a tutti i candidati entro il 15 luglio 2012.
- La partecipazione è gratuita, con un contributo di 30 euro per spese di segreteria.
Comitato scientifico
Lorenzo Consalez (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Alessandro Rocca (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gianni Scudo (vicepreside Scuola di Architettura e società, dip. Best)
Stefano Valabrega (architetto, Gariwo)
Open Lecture
Francesco Bonami (critico d’arte, Milano – New York)
Neil Porter (Gustafson Porter Landscape Archtecture, Londra)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Vittorio Emanuele Parsi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Visiting Professor
Marco Bay (architetto del paesaggio)
Davide Dong Sub Bertin (Yellow Office)
Giancarlo Floridi (Politecnico di Milano)
Antonio Perazzi (architetto del paesaggio)
Docenti
Lorenzo Consalez (Politecnico di Milano)
Alessandro Rocca (Politecnico di Milano)
Antonio Ferrante (agronomo, Università Statale di Milano)
Stefano Laffi (sociologo, Università della Bicocca)
Coordinamento
Comitato scientifico
Lorenzo Consalez (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Alessandro Rocca (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gianni Scudo (vicepreside Scuola di Architettura e società, dip. Best)
Stefano Valabrega (architetto, Gariwo)
Open Lecture
Francesco Bonami (critico d’arte, Milano – New York)
Neil Porter (Gustafson Porter Landscape Archtecture, Londra)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Vittorio Emanuele Parsi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Visiting Professor
Marco Bay (architetto del paesaggio)
Davide Dong Sub Bertin (Yellow Office)
Giancarlo Floridi (Politecnico di Milano)
Antonio Perazzi (architetto del paesaggio)
Docenti
Lorenzo Consalez (Politecnico di Milano)
Alessandro Rocca (Politecnico di Milano)
Antonio Ferrante (agronomo, Università Statale di Milano)
Stefano Laffi (sociologo, Università della Bicocca)
Coordinamento
Giancarlo
Zambù (uni.gianca@googlemail.com)
Efisia
Cipolloni (vicepresidenza, Scuola di Architettura e società)
Alessandro
Altini, Ettore Bergamasco, Marta Geroldi, Camilla Vecchi
- Workshop internazionale di progettazione paesaggistica
- IL GIARDINO DEI GIUSTI A MILANO
- dedicato ai Giusti di ogni parte del mondo
- COSÌ IMMAGINO IL GIARDINO DEI GIUSTI DI MILANO
- Editoriale di Stefano Valabrega
- "IL MEMORIOSO" AL POLITECNICO DI MILANO
- per ripensare il Giardino dei Giusti di Milano
6/29/2012
Alighiero Boetti - Game Plan
Alighiero Boetti: Game Plan |
July 1–October 1
The International Council of The Museum of Modern Art Exhibition Gallery, sixth floor. The Donald B. and Catherine C. Marron Atrium, second floor.
This retrospective, organized in collaboration with the Museo Reina Sofía in Madrid and the Tate Modern in London, is the largest presentation outside of Italy of works by Italian artist Alighiero Boetti (1940–1994) to date. Organized chronologically, the exhibition spans Boetti's entire career, beginning with his sculptural works, or "objects," as he preferred to call them, comprised of everyday materials including wood, cardboard, and aluminum. While Boetti is often chiefly affiliated with the Arte Povera moment, Alighiero Boetti: Game Plan considers Boetti beyond these brief years. In 1969, Boetti began exploring notions of duality and multiplicity, order and disorder, and travel and geography, and he initiated postal and map works imagining distant places. The exhibition brings together these and other works related to travel, geography, and mapping, many of which relate to his extensive trips to Afghanistan, where Boetti collaborated with local artisans to produce his most iconic monumental embroideries. This exhibition celebrates the material diversity, conceptual complexity, and visual beauty of Boetti's art, and his notion that the artist, rather than inventing, simply brings what already exists in the world into the work.
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6/26/2012
6/21/2012
6/19/2012
6/18/2012
6/17/2012
Layers: American Nations
Indigenous Peoples reserve the right to define how and where we are represented in popular culture. We know that stereotypes and cultural mockery harms our children.
Some of the Nation names are a little dated. Nations are missing.. But overall, we like this map, for demonstrating that we are all different Cultures....with our own languages, stories, songs, belief systems, and ways of being. The Colonizers have done a great deal of damage in lumping us into one group of "Native Americans" or "Aboriginals". We are many, distinct Sovereign Nations. This map, at least, hints at that reality.
We encourage our Indigenous members to give a shout out to their Nation - especially if they notice that it is not marked on the map.
Zones of Exclusion - Uranium Cells
PERPETUAL ARCHITECTURE: URANIUM DISPOSAL CELLS OF AMERICA
Green River Disposal Cell, Utah. Image from CLUI Archive, with flight support from Lighthawk, 2012.
Green River Disposal Cell, Utah. Image from CLUI Archive, with flight support from Lighthawk, 2012.
This exhibit features large glowing black & white LCD images, from the archives of the CLUI, of a selection of uranium disposal cells in the southwest. In addition, interactive touchscreen map displays have more images and information about these unique structures.
More than 30 of these disposal cells have been constructed over the last 25 years, primarily to contain radioactive contamination from decommissioned uranium mills and processing sites. They are time capsules, of sorts, designed to take their toxic contents, undisturbed, as far into the future as possible.
6/14/2012
Natural and Mud Architecure, Milan
L'incontro verte sul tema dell’Architettura Naturale, della sostenibilità ambientale e culturale e dei nuovi paesaggi che ne derivano, attraverso una selezione critica di opere e installazioni di architetti ed esempi di land e natural art nel rapporto tra autocostruzione, paesaggio e identità dei luoghi.
Intervengono
Alessandro Rocca (Politecnico di Milano)
Maurizio Corrado (direttore di Nemeton)
Alessio Battistella (Studio Arcò - Politecnico di Milano)
Modera Raffaella Colombo
A partire dall’idea del giardino come nucleo concettuale fondativo, il ciclo di conferenze intende indagare sulla complessità dell'Architettura del Paesaggio. L’analisi e lo studio del paesaggio moderno si aprono a nuove visioni, nuove relazioni e inedite scale di progetto che configurano scenari tecnici e culturali ibridi, nei quali si inserisce in modo nuovo il rapporto tra cultura e natura, tra paesaggio costruito e paesaggio naturale.
Alessandro Rocca (Politecnico di Milano)
Maurizio Corrado (direttore di Nemeton)
Alessio Battistella (Studio Arcò - Politecnico di Milano)
Modera Raffaella Colombo
A partire dall’idea del giardino come nucleo concettuale fondativo, il ciclo di conferenze intende indagare sulla complessità dell'Architettura del Paesaggio. L’analisi e lo studio del paesaggio moderno si aprono a nuove visioni, nuove relazioni e inedite scale di progetto che configurano scenari tecnici e culturali ibridi, nei quali si inserisce in modo nuovo il rapporto tra cultura e natura, tra paesaggio costruito e paesaggio naturale.
6/13/2012
Luigi Ontani, Grillo Mediolanum
“Invitato da Italo Rota a presentare un progetto per il comune di Milano, Ontani creò il ‘Grillo Mediolanum’. La scultura di ceramica raffigura un grillo con le sembianze dell’artista (n.d.r. come d'altronde lo stesso ‘Dante Grillo’) che tiene in una mano una copia dei Promessi Sposi e nell’altra l’uovo che rimanda alla ‘Pala di San Bernardino’, eseguita da Piero della Francesca e conservata nella Pinacoteca di Brera, e all’uovo di Fontana. Il busto è rivestito con un motivo che riproduce l’interno del teatro La Scala; sulla testa un panettone (il dolce tipico di Milano) con sopra una copia della ‘Merda d’artista’ di Piero Manzoni. Proposto come nuova mascotte della città, l’opera suscitò polemiche feroci e fu violentemente contestata in consiglio comunale fino alle dimissioni dello stesso Rota. Messa alla berlina in una piazza della città, una domenica, fu sottoposta a uno pseudo-referendum popolare (n.d.r e mi immagino fu fatta sparire)".
Tratto da 3d-in-2d
Il Grillo fu fatto, presentato e (ingiustamente) mandato a quel paese nel 1995.
6/10/2012
David Marsh, Patti Smith - Horses
British graphic designer david marsh has sent to designboom the newest additions to his pantone-constructed portfolio. Marsh's experimentation with swatch graphics in adobe illustrator results in artworks developed in as few colors and shades as possible, while still revealing an easily discernible famous image. His most recent abstract pantone-pixel series pictures iconic album art from the 1960's to the present day revealed through 1369 small color blocks set in a square shape.
The original cover of Patti Smith Horses (1975) and the marsh's pantone-pixel version.
6/09/2012
Franco Purini - Torre Eurosky
La torre Eurosky ideata da Franco Purini si ispira alle torri d'avvistamento medioevali che punteggiano la periferia della capitale. Raggiungerà i 155 metri di altezza (grazie ad un'antenna installata sul tetto, che è invece posto a circa 120 m), diventando uno il grattacielo più alto di Roma e l'edificio residenziale più alto d'Italia.
Nei suoi 28 piani comprenderà appartamenti, uffici, negozi, ristoranti, bar, sale espositive e cinque livelli destinati a locali tecnici; sorgerà di fronte ad una grande piazza. La torre sarà articolata in due prismi verticali di calcestruzzo e acciaio e rivestiti in granito, collegati da ponti aerei.
In cima all'edificio troveranno posto una pista d'atterraggio per elicotteri, che si proietta a sbalzo nel vuoto, e una grande parete fotovoltaica.
6/06/2012
6/03/2012
Zones of Exclusion - ZATO
ZATO – Secret Soviet Cities
from
Design as Politics
The first Chair at the Architecture Faculty of Delft University of Technology, led by Wouter Vanstiphout.
The Harriman Institute in New York was recently exhibiting the exhibition: ZATO – Secret Soviet Cities during the Cold War on the dynamics between politics, urbanism, and cartographic manipulation. Unfortunately we couldn’t go there, but secret cities based on the communist ideology of ‘the Party’, for sure drew our attention.
These closed cities or so called ZATO sites (Closed Administrative-Territorial Formation / Zakrytoe administrativno-territorial’noe obrazovanie) were areas for secret military or scientific research and production in the Soviet Empire.Weapons were produced there and medical experiments took place on nearly 250,000 animals to understand how radiation damages tissues and causes diseases.
Built in the remote areas of the Soviet Empire, they followed a unique architectural program – inspired by ideal cities, based on perfect geometric plans, articulated by progressive modernist architectural language, reflecting the ideology of the Party. However, these “realized utopias” were camouflaged and blurred into the environment. The cities were not to be found on official maps and those who worked there had special passes to live and leave, and were themselves hidden from public view. Most of the scientists and engineers who worked in the ZATOs were not allowed to reveal their place or purpose of employment.
Today there are still 43 ZATO on the territory of the Russian Federation. Their future is uncertain: some may survive; others may disappear as urban formations within the context of Russian suburbs.
5/27/2012
Militaria - Iwo Jima
U.S. Marines of the 28th Regiment of the Fifth Division raise the American flag atop Mt. Suribachi, Iwo Jima, on Feb. 23, 1945. Joe Rosenthal, who won a Pulitzer Prize for his immortal image of six World War II servicemen raising an American flag over battle-scarred Iwo Jima. (AP Photo/Joe Rosenthal)
Joe Rosenthal's Pulitzer Prize winning AP photo of the Feb. 23, 1945 flag raising on Mt. Suribachi, Iwo Jima, was originally misidentified by military sources. Originally identified, from left, in this vintage graphic: Pfc. Franklin R. Sousley; Pfc. Ira Hayes; Sgt. Michael Strank; Pharmacist's Mate 2nd Class John H. Bradley; Pfc. Rene A. Gagnon; Sgt. Henry O. Hansen. The Marine at far right was later correctly identified as Cpl. Harlon Block, not Hansen. (AP Photo/Joe Rosenthal)
5/22/2012
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