7/29/2012

Concordia Workshop

from Domusweb

conc


University of Catania's ICSplat — a research platform focusing on landscape and new forms of architecture — has launched the New Concordia Island Contest, a competition for ideas responding to the shipwreck of the Costa Concordia, a cruise ship of the Costa Crociere company, out from regular service after the shipwreck on the night of 13 January 2012 on the Giglio Island. The competition has the aim of stimulating new future visions for the Giglio Island and the shipwreck, which will become as part of the same landscape and with the same identity. How can we rethink the future of these places? What could the shipwreck become if it remains aground for a period longer than a year? How will we program the disassembling and dragging of the parts? How to work with the shipwreck to build a form of memory? Is there any way to reconsider the Giglio island with this new outcropping rock that has changed the coastline? 

In recent decades the perception of disaster has fueled insecurity and collective fear by encouraging the development of technicist rhetoric that uses engineering as linear solution to the issues. A disaster takes such a social and cultural significance that technical knowledge and economies are forced to reorganize themselves exclusively within its logic. "Collapse" is a suspension of time that forces a rethink on the duration of the transformations and role of architecture: we need to think fast action in long-term visions. The "collapse" is the acceleration, determined by catastrophic events (landslides, floods, earthquakes), which triggers new immediate necessities; how can time be organized in different speed and forms? The collapse is the measure of erasing. Can architecture suspend erasure at the margins of disaster? Or, can it trigger mechanisms of metabolism and coexistence with the everyday life? Registration for the competition runs from 10 August (early registration) to 24 September (last registration deadline). Submissions must be entered by 25 September.

All information can be downloaded from the ICSplat website. 

7/08/2012

AND - Il museo delle cere


A.N.D.
Alessandro Altini, Maria Feller, Marta Geroldi, Luisa Giovenzana, Alessandro Rocca
Ameno, 2012

fluida malleabile sensibile al calore la cera rappresenta un ottimo modello di adattamento di reattività e di comportamento proattivo nei confronti delle situazioni di ogni giorno perciò and partecipa al museo diffuso con un museo che può essere in funzione degli interlocutori fuso confuso e persino sfuso senza negarsi la possibilità di utilizzare questi diversi stati fisici in contemporanea o con lievi sfalsamenti temporali attraverso l'insistente mutabilità della cera e i suoi stati di alterazione possiamo esplorare la condizione dei corpi l'entropia e la produzione e dispersione del calore attraverso la forma e conservarla per sempre il museo delle cere è dedicato al rapporto tra trasformazione e persistenza tra fluidità e rigore tra futuro e memoria
video


7/06/2012

il Museo delle cere - Ameno 6-7 luglio 2012




Fluida, malleabile, sensibile al calore, la cera rappresenta un ottimo modello di adattamento, di reattività, e di comportamento proattivo nei confronti delle situazioni di ogni giorno.
Perciò A.N.D. intende partecipare al museo diffuso con un museo che può essere, in funzione degli interlocutori, fuso, confuso e persino sfuso, senza negarsi la possibilità di utilizzare questi diversi stati fisici in contemporanea o con lievi sfalsamenti temporali.

Attraverso l'insistente mutabilità della cera e i suoi stati di alterazione, possiamo esplorare la condizione dei corpi, l'entropia e la produzione e dispersione del calore attraverso la forma e conservarla per sempre.
Il Museo della Cera è quindi dedicato al rapporto tra trasformazione e persistenza, tra fluidità e rigore, tra futuro e memoria.

And (Ameno, 6-7 luglio 2012)
(Alessandro Altini, Maria Feller, Marta Geroldi, Luisa Giovenzana, Alessandro Rocca)

7/03/2012

Workshop Giardino dei Giusti


WORKSHOP INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PAESAGGISTICA

Per ripensare il Giardino dei Giusti di Milano

Il Giardino dei Giusti di tutto il Mondo a Milano esiste dal 2003, alle pendici della collina del Monte Stella, il parco costruito nel dopoguerra da Pietro Bottoni utilizzando le macerie dei bombardamenti. Oggi ospita 22 alberi, dedicati a donne e uomini che hanno saputo opporsi ai genocidi e ai totalitarismi.
Foto di Gariwo
Foto di Gariwo

Dal 2008 è gestito dall'Associazione per il Giardino dei Giusti, formata dal Comune di Milano, dall'Unione delle Comunità ebraiche e da Gariwo, la foresta dei Giusti. Oggi  si sente la necessità di trasformare il Giardino in uno spazio di maggiore importanza architettonica e paesaggistica.

Ora 30 giovani architetti sono chiamati a una sfida affascinante: ripensare lo spazio del Giardino dei Giusti di tutto il mondo a Milano, sul Monte Stella, partecipando ad un workshop internazionale.

Modalità di partecipazione
Il workshop prevede la partecipazione di trenta progettisti, studenti, laureandi e neolaureati in architettura, architettura del paesaggio e industrial design, ed è aperto a candidati di qualunque nazionalità e provenienza. - Il workshop si svolge dal 13 al 21 settembre 2012 negli spazi della scuola di Architettura e società.
Le lingue ufficiali sono l’italiano e l’inglese.
- Chi intende partecipare al workshop deve inviare un curriculum dettagliato a: giardinodeigiusti@gmail.com, entro il 10 luglio 2012.
- La selezione avviene in base al curriculum, La lista degli ammessi sarà comunicata a tutti i candidati entro il 15 luglio 2012.
- La partecipazione è gratuita, con un contributo di 30 euro per spese di segreteria.

Comitato scientifico

Lorenzo Consalez (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Alessandro Rocca (Scuola di Architettura e società, dip. Diap)
Gianni Scudo (vicepreside Scuola di Architettura e società, dip. Best)
Stefano Valabrega (architetto, Gariwo)

Open Lecture
Francesco Bonami (critico d’arte, Milano – New York)
Neil Porter (Gustafson Porter Landscape Archtecture, Londra)
Gabriele Nissim (scrittore, presidente Gariwo)
Vittorio Emanuele Parsi (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)

Visiting Professor
Marco Bay (architetto del paesaggio)
Davide Dong Sub Bertin (Yellow Office)
Giancarlo Floridi (Politecnico di Milano)
Antonio Perazzi (architetto del paesaggio)

Docenti
Lorenzo Consalez (Politecnico di Milano)
Alessandro Rocca (Politecnico di Milano)
Antonio Ferrante (agronomo, Università Statale di Milano)
Stefano Laffi (sociologo, Università della Bicocca)

Coordinamento
Maria Feller (mari907@hotmail.com)
Giancarlo Zambù (uni.gianca@googlemail.com)
Efisia Cipolloni (vicepresidenza, Scuola di Architettura e società)
Tutor
Alessandro Altini, Ettore Bergamasco, Marta Geroldi, Camilla Vecchi


Locandina