12/21/2010

Le pillole del dott. Corbellini

                                                                                                             Ai miei studenti molto PAZIENTI



“Se il vostro ideale abitativo  è la casetta con il tetto a falde, il camino che fuma, la porta e due finestre sul fronte, il nanetto in giardino, probabilmente avete sbagliato facoltà”. Docente di lungo corso e ottimo padre di famiglia, il dott. Corbellini (lo conosco bene, è un caro amico con cui abbiamo condiviso numerose esperienze di insegnamento) conosce le insidie della didattica, i vezzi e le contraddizioni degli aspiranti architetti. Ancora giovane e sportivo, non ha dimenticato i turbamenti della fase postpuberale e le ansie da prestazione degli studenti, e per loro confeziona un libretto che si può definire delizioso e che merita anche qualche altro complimento. Per esempio, l’ironia è la strada maestra di un rapporto, tra docenti e studenti, su cui grava la convinzione (che condivido totalmente) che “l’architettura si impara ma non si insegna”, e dove il docente è soprattutto un coach che stimola e sprona. In qualche circostanza, come questa, occorre fare una riflessione in più e, con tutte le cautele del caso, bisogna vestire i panni del saggio, del guru, del maestro che ne ha viste tante e che si permette di alzare il dito e di fare la predica. Oggi sembra vincere l’idea dell’esempio, dell’atto dimostrativo che vale più di ogni discorso ma, come sa chiunque abbia insegnato, questo non solo non è sufficiente ma è anche poco accessibile agli studenti. Se noi rimaniamo affascinati dal neofuturismo di Rem Koolhaas, dalla sapienza sperimentale di Herzog & De Meuron o dal talento di Kazuyo Sejima, spesso gli studenti sono più cauti e freddi di noi, non capiscono o non sono così interessati alle alte vette dello star system che copiano anche con una certa malavoglia (e hanno ragione!). Perciò, i maestri servono, perché servono le parole di chi gli studenti li conosce bene e di chi ha la pazienza di prendersene cura da vicino, nel faticoso universo della progettazione universitaria.